<<La misura è colma: se un sindaco non rispetta la legge è un sindaco fuorilegge>> Niccolò Angelini, Presidente di Arcigay Pavia “Coming-Aut” commenta così l’ennesima uscita di un sindaco leghista contro la legge sulle unioni civili (http://www.lalomellina.it/…/10455-unioni-civili-in-comune-f…). Da quando Matteo Salvini ha invitato gli amministratori della Lega Nord a non applicare la legge, infatti, anche nel pavese abbiamo dovuto assistere a uno stillicidio di atti d’obbedienza al leader leghista. Da ultime, sono arrivate le dichiarazioni del sindaco di Mortara Marco Facchinotti, che si dichiara obiettore per via dell’afflato religioso che, a suo parere, è intrinseco all’istituto matrimoniale: <<è soprattutto perché un buon sindaco deve preoccuparsi di promuovere ed incentivare la crescita demografica della propria comunità, attraverso le unioni eterosessuali, che mi riserverò di obiettare e non celebrare matrimoni tra persone dello stesso sesso>>.
<<Che un sindaco senta gravare sul proprio mandato un’autoassegnata missione ginecologica, è circostanza esilarante che si commenta da sola>> continua Niccolò Angelini <<Però, due o tre dati di realtà, al sindaco Facchinotti e ai suoi solerti colleghi omofobi, bisogna donarli: 1) le persone omosessuali esistono anche a Mortara, a Vigevano e persino a Pieve Porto Morone, e non si sposeranno con una persona del sesso opposto per ottemperare al programma di incremento demografico di una giunta leghista; 2) matrimonio e natalità hanno smesso di essere conseguenti da anni, anche in Italia e soprattutto nel Nord Italia: si veda l’ultimo rapporto Istat su natalità e fecondità della popolazione residente; 3) le unioni civili non impediranno a nessuna coppia eterosessuale di sposarsi e fare figli; 4) le persone omosessuali non sono sterili, hanno e fanno figli e contribuiscono all’incremento demografico; 5) il tempo delle leggi contro le minoranze è finito, il ritardo dell’Italia sui diritti civili, lentamente ma inesorabilmente, si riduce. Il medioevo ideologico della Lega Nord, un intruglio micidiale di maschilismo, razzismo, omofobia, false mitopoiesi padane e una paura imbelle per ogni diversità, è ormai una stanca visione di retroguardia della storia. Rassegnatevi: quando una coppia omosessuale si presenterà nel vostro comune per unirsi civilmente, voi non potrete far altro che garantire questo diritto, e lo garantirete. È una battaglia che stiamo vincendo noi, signori sindaci leghisti. Venite al Pavia Pride 2016 Pavia Pride dell’11 giugno e potrete vedere mille bandiere arcobaleno sventolate anche dalle coppie e dalle famiglie omogenitoriali che vogliono sposarsi nel vostro comune>>.