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LA NOSTRA STORIA

Correva l'anno...

Nel lontano 2005 George W. Bush inaugurava il suo secondo mandato come Presidente degli Stati Uniti; il giorno di San Valentino, i fondatori di Youtube fondavano Youtube; Harold Pinter vinceva il Nobel per la letteratura; la Spagna festeggiava la legge sui matrimoni gay e morto un papa (Wojtyla) se ne faceva un altro (Ratzy), che tanto ci avrebbe insegnato sulla cultura del mocassino, dell’ermellino e della più trita omolesbobitransfobia.

E a Pavia?

Mentre la Storia vorticava intorno al mondo, a Pavia qualcuno si domandava: “ma dove diavolo sono i gay e le lesbiche? E le persone trans?”. Perché, fino al 2005, di persone LGBTI+ in città se ne vedevano poch*: alcune stavano chine a studiare nelle biblioteche, molti sculettavano nei locali milanesi, qualcuna allevava nutrie sul Ticino e gli altri restavano chiusi nelle loro stanze, a languire di castità, senza poter nemmeno svagarsi su Youtube (perché Youtube, come si diceva, non esisteva ancora… E figuriamoci Youporn!).

Per trovare una risposta a quella tragica domanda, il primo sparuto gruppo pavese di attivisti LGBTI+, tutti immigrati da altrove per studiare all’università decise che il martedì sera la comunità LGBTI+ pavese si sarebbe riunita e sarebbe stata visibile, avrebbe sventolato la bandiera arcobaleno, avrebbe discusso di politica e cultura, avrebbe ballato, gioito e brindato alla nuova vita LGBTI+ della città.

Le serate di Coming-Aut

Tutto questo accadde davvero, e da allora continua ad accadere, ogni giovedì dell’anno.

In principio fu il circolo Arci di via Siro Comi, dove qualche gay e qualche lesbica, una trans, parecchie travestite e un paio di bisessuali decisero di ritrovarsi, e todes insieme per la prima volta si sono guardat* e hanno cominciato a raccontarsi.

Le serate sono state il coming out collettivo e liberatorio della comunità pavese.
Questo primo passo di conoscenza e visibilità ha creato una grande energia e il desiderio di costruire anche qui, sul territorio, un pezzo importante di movimento LGBTI+.

Le serate – sempre più affollate e caotiche – oltre che essere un momento di socializzazione e di follia libertaria, sono diventate in breve tempo un luogo di cultura e di elaborazione politica, da cui sono scaturite le mille attività e le molte battaglie che hanno cambiato radicalmente la città di Pavia e il suo atteggiamento culturale e sociale verso i temi dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere.

Da quella prima serata, proprio da quel lontano coming out collettivo e liberatorio, è nata Coming-Aut, è nato tutto.

Il sogno di una cosa

Nel corso tempo, partendo sempre dal confronto e dall’elaborazione comunitaria, l’associazione ha costruito battaglie politiche e progettualità su moltissimi fronti.
I primi anni di vita sono stati il vorticare di attività spesso improvvisate e caotiche – sit-in di protesta in piazza Vittoria, al tribunale, i chiassosi Aperichecca itineranti, i cineforum e le deliranti performance drag. In città, per la prima volta, nelle strade, negli spazi, nel dibattito pubblico irrompevano i temi LGBT+, portati da gay, lesbiche, bisessuali e trans visibili (in principio poch*, pochissim* pionier*, e poi sempre di più).
Pavia, scioccata.
Nel 2010, quando Coming-Aut è diventata il comitato territoriale di Arcigay per la provincia di Pavia, le volontarie e i volontari hanno cominciato a intraprendere percorsi di formazione su tantissimi temi: dalla scuola alla salute, dal counselling alla violenza di genere e omolesbobitransfobica, al dritto di protezione internazionale dei migranti LGBTI+, restituendo poi alla città progettualità oggi radicate e punto di riferimento consolidato.

Comunità, Favolosità, Intersezionalità!

Le tante esperienze intersezionali interne alla nostra comunità, la straordinaria complessità delle soggettività che siamo ed esprimiamo, ci hanno spinto al dialogo con tante realtà di associazionismo e movimento. Su questo impulso, nel 2011 abbiamo ideato e promosso lo Sportello Antidiscriminazioni del Comune di Pavia, un luogo di confronto e di progettazione che accoglie le principali associazioni pavesi che si occupano di minoranze e di diversità. Questa esperienza ha reso possibile la collaborazione fra attivist* con disabilità, migranti, donne, lesbiche, gay e trans+. Per la prima volta abbiamo lavorato todes insieme e todes insieme siamo sces* in piazza per rappresentare mondi e rivendicare diritti: le “Feste delle diversità”, “La memoria sono anch’io”, “I Salmoni – Controcorrente si vive”, sono soltanto alcuni dei più partecipati momenti culturali e politici che abbiamo promosso insieme, fino alle manifestazioni al fianco delle persone con disabilità e UILDM Pavia, per l’approvazione di una legge contro l’omolesbobitransfobia e l’abilismo.
Tante le battaglie politiche progettate e vinte in questi anni, dall’approvazione della trascrizione dei matrimoni gay celebrati all’estero e del registro anagrafico delle coppie di fatto (2015), fino alle norme introdotte nel regolamento di polizia locale (2016), che vietano l’utilizzo di spazi pubblici a coloro che fanno propaganda omolebobitransfobica, sessista, razzista – una battaglia, quest’ultima, che è diventata il modello per tante città italiane. Nasce da un progetto di Coming-Aut del 2012 la battaglia per dotare la Lombardia di una legge contro l’omolesbobitransfobia, testo finalmente depositato in Consiglio Regionale nel dicembre 2019. Dopo la consegna delle migliaia di firme raccolte con la campagna “Lombardia 2021 – Per una regione arcobaleno”, promossa da Coming-Aut con le principali realtà LGBTI+ di tutta la Lombardia, il progetto di legge “Iolanda Nanni” ha iniziato l’iter di discussione nel maggio 2022: per la prima volta in Regione Lombardia si è discusso di omolesbobitransfobia.
Con centinaia e centinaia di eventi culturali – convegni, mostre, conferenze, performance – nel corso degli anni abbiamo introdotto i temi e le istanze politiche della comunità LGBTI+ nel dibattito pubblico pavese e non solo, insieme alle centinaia di ospiti, protagonist* del movimento, artisti, attivist* italian* e internazionali, che sono venut* a trovarci.
Da quando, nel 2011, abbiamo inondato la città con 20mila profilattici, distribuiti gratuitamente prima agli studenti delle scuole secondarie, e poi a tutte e tutti, Coming-Aut non ha mai smesso di affrontare il tema della salute sessuale e della lotta allo stigma contro le persone che vivono con HIV. Conferenze, dibattiti, progetti di prevenzione e accesso alla diagnosi e alle cure portati avanti con il Policlinico San Matteo e altre strutture sanitarie, il servizio di test rapido HIV/Sifilide, la prima mappatura sulla salute e sulla condizione sessuale delle donne lesbiche, la distribuzione gratuita di condom, lubrificanti e altri dispositivi di prevenzione, sono soltanto alcune delle azioni portate avanti sul tema della salute. Dal 2022, inoltre, è attivo VivoPositivo, il gruppo tra pari dedicato alle persone che vivono HIV.
Dal 2010 abbiamo maturato oltre 350 ore di lezione e incontrato migliaia di studenti delle scuole primarie e secondarie di Pavia e provincia, e restiamo in prima linea nella lotta educativa contro il bullismo e l’omotransbullismo, e per la corretta informazione sulle tematiche LGBTI+.

Il Centro Antidiscriminazioni

Nel 2021 il progetto TODES! Territorio Opportunità Diritti Eguaglianza Solidarietà, di cui Coming-Aut è ente capofila, ha vinto il bando UNAR per l’istituzione di Centri contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere.
È stata l’occasione di dare struttura e continuità ai tanti servizi esistenti e ampliare e migliorare le risposte alle necessità della nostra comunità, e di arrivare, con l’attivazione degli Sportelli di Vigevano e Voghera, anche nei territori più decentrati e nei comuni più piccoli. Parallelamente, sempre nell’ambito del progetto TODES!, sono stati attivati percorsi formativi che hanno coinvolto tantissime realtà – sanitarie, accademiche e scolastiche, sindacali, enti territoriali – della costituenda rete interistituzionale per il contrasto all’omolesbobitransfobia.
Ed oggi il nostro Community Center, in corso Garibaldi 20N è realtà. Un coloratissimo spazio comunitario di solidarietà e di lotta, che realizza una serie di servizi di accoglienza e supporto per tutte le persone LGBTI+ e attua e rende reali ogni giorno, attraverso il lavoro dei Gruppi, spazi di condivisione, studio, elaborazione, per immaginare e costruire un presente e un futuro migliori per todes.

Il Pavia Pride

Nel 2015, per festeggiare i 10 anni di Coming-Aut, abbiamo deciso di regalare a noi stess* e a tutta la città il primo Pavia Pride: una giornata che non dimenticheremo mai, un corteo infinito di orgoglio e di libertà, l’apoteosi meravigliosa di quello che siamo. Il miglior compleanno che potessimo desiderare.

Da allora, ogni primo sabato di giugno, è Pavia Pride, è orgoglio e lotta, è follia e libertà, sono le storie vere di persone vere, sono i corpi, le voci, di tutt* noi, che esplodono, altissime, tutte insieme. Dall’orgoglio e la bellezza del coming out come gesto politico, fino al “Pride di provincia”, dedicato alla comunità LGBTI+ che vive lontana dalle grandi città, e ancora con “Millennials – Generazioni d’amore”, il Pavia Pride è stato sempre il luogo di visibilità e di affermazione delle nostre battaglie, raccontate, gridate, cantate dalle persone che vivono quelle necessità e quelle battaglie. 

Dopo i due anni di pandemia, il VI Pavia Pride – TORNARE FUORI è stato il grido potente di tutto il nostro orgoglio nell’edizione più partecipata di sempre.

E la storia continua…