Arcigay Pavia apprende con sgomento un grave episodio di discriminazione di stampo omofobico a Pavia.
Un ragazzo (che vuole rimanere anonimo) alle ore 15 di lunedì 5 gennaio si trovava presso la stazione di Pavia con la macchina parcheggiata nel posto riservato alla PolFer. Mentre salutava il proprio compagno con bacio, un poliziotto bussava al finestrino. I due ragazzi credevano che il problema fosse di aver parcheggiato nel posto sbagliato. A quel punto i poliziotti della Polfer rivolgendosi ai due dicevano: “Queste effusioni evitate di farle, che siamo in un luogo pubblico e possono anche esserci dei bambini. Fornite patente e libretto”. Dopo 20 minuti, un altro poliziotto restituendo i documenti, commentava “Prossima volta evitate grazie”.
La POLFER chiarisca immediatamente, accertando il caso e prendendo tutti i più opportuni provvedimenti. Pretendiamo spiegazioni e chiediamo che ai ragazzi vengano poste delle scuse.
Niccolò Angelini, Presidente di Arcigay Pavia “Coming-Aut” dichiara: “Non c’è posto in città per chi crede che un bacio possa offendere la sensibilità di qualcuno. Non c’è posto in città per chi crede che l’omosessualità debba essere nascosta, anziché vissuta in modo pubblico. La visibilità è lo strumento per fare capire a chi ci sta vicino che tra due persone dello stesso sesso ci può essere lo stesso amore e lo stesso affetto di una qualsiasi coppia eterosessuale. Non torneremo indietro. Non ci nasconderemo mai più. Andremo avanti, non solo rendendoci visibili, ma anche denunciando ogni atto ostile nei confronti del nostro amore”.
La POLFER chiarisca immediatamente, accertando il caso e prendendo tutti i più opportuni provvedimenti. Pretendiamo spiegazioni e chiediamo che ai ragazzi vengano poste delle scuse.
Niccolò Angelini, Presidente di Arcigay Pavia “Coming-Aut” dichiara: “Non c’è posto in città per chi crede che un bacio possa offendere la sensibilità di qualcuno. Non c’è posto in città per chi crede che l’omosessualità debba essere nascosta, anziché vissuta in modo pubblico. La visibilità è lo strumento per fare capire a chi ci sta vicino che tra due persone dello stesso sesso ci può essere lo stesso amore e lo stesso affetto di una qualsiasi coppia eterosessuale. Non torneremo indietro. Non ci nasconderemo mai più. Andremo avanti, non solo rendendoci visibili, ma anche denunciando ogni atto ostile nei confronti del nostro amore”.