In merito al cs in calce, Arcigay Pavia dichiara di dissociarsi.
Le ragioni sono legate al fatto che noi crediamo, così come sancisce l’art. 54.2 Cost, che <<I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore>>.
L’illecito commesso e accertato dal Ministro IDEM prescinde dalla sua vicinanza sulle questioni LGBT e crediamo che chi quotidianamente lotta per la legalità non possa chiudure l’occhio di fronte a situazione del genere.
A nostro avviso, essendo la questione delle dimissioni legate ad illeciti commessi che nulla hanno a che vedere con le nostre rivendicazioni, sarebbe stato più opportuno evitare un comunicato stampa che ha nella sua ossatura la richiesta di non dimissioni.
In termini più ampi, rileviamo che proprio l’assenza di una cultura della legalità è alla base della negazione dei diritti anche e soprattutto nei confronti delle persone LGBT.
L’Italia, in questo, ha un triste primato e non a caso è ai livelli della Grecia (dove i livelli di evasione sono altissimi e dove, parimenti, sono negati i diritti LGBT) e forse gesti come le dimissioni di un Ministro che ha evaso il fisco sarebbero un bel segnale.
Infine, ci auguriamo che la delega delle pari opportunità venga data in ragione di competenze comprovate in un settore che la crisi economica ha reso centrale per l’affermarsi di un’eguaglianza sostanziale.
Giuseppe Polizzi
Presidente di Arcigay Pavia
“In queste ore seguiamo con apprensione l’evolversi della vicenda che coinvolge la Ministra Josefa Idem e le accuse di illecito che le vengono rivolte. Senza entrare nel merito della questione giudiziaria, rispetto alla quale solo la Magistratura è titolata ad esprimersi, stigmatizziamo la deriva misogina che questa vicenda ha raggiunto nei commenti di alcuni rappresentanti della politica e con sospetto osserviamo la curiosa simultaneità di questa vicenda con altre di ben altra evidenza rispetto alla quale il caso Idem ha quasi i connotati di un diversivo perfettamente organizzato. Per quanto ci riguarda, Josefa Idem ha mostrato in pochissimo tempo di voler affrontare con serietà e dedizione temi urgenti da troppo tempo accantonati nel nostro Paese, primo fra tutti quello dei diritti delle persone omosessuali e transessuali e delle loro famiglie. Pertanto è con preoccupazione che accogliamo l’ipotesi di un avvicendamento alla guida del Ministero alla Pari Opportunità, eventualità che potrebbe mandare in fumo il lavoro che con serietà e spirito di dedizione la Ministra Josefa Idem ha costruito fino ad oggi. A Josefa Idem inviamo la nostra solidarietà per la violenza degli attacchi di cui è vittima e al Governo l’invito alla ponderazione nel valutare gli esiti di scelte affrettate rispetto a una vicenda ancora oggi poco chiara”.
Flavio Romani (presidente Arcigay)
Paola Brandolini (presidente Arcilesbica)
Rita De Santis (presidente Agedo)
Giuseppina La Delfa (presidente Famiglie Arcobaleno)
Porpora Marcasciano (presidente Mit)
Titti De Simone (presidente comitato Palermo Pride)