Corsi contro il bullismo scolastico. Il sindaco al tavolo antidiscriminazioni: “La maggioranza è divisa: sospendo i moduli contro l’omotransfobia”. Le associazioni: “Decisione discriminatoria che distrugge l’intero progetto”.
Nella riunione del Tavolo tecnico dello Sportello Antidiscriminazioni, che si è tenuta oggi 14 ottobre 2022, il sindaco Fabrizio Fracassi ha incontrato le associazioni dello sportello antidiscriminazioni che da dieci anni contrastano fenomeni di emarginazione sul territorio di Pavia e provincia. All’ordine del giorno, la discussione sul progetto “Far bene per star star bene”, che dal 2014 realizza percorsi didattici contro le discriminazioni e il bullismo, proposto dalle Pari opportunità del comune di Pavia alle scuole di ogni ordine e grado. Il progetto, nei giorni scorsi, è stato oggetto di attacchi dalla maggioranza che sostiene la giunta; l’assessora alle Pari opportunità che coordinava il tavolo antidiscriminazioni, Barbara Longo, ha rimesso le deleghe al sindaco.
All’inizio della riunione, il sindaco Fabrizio Fracassi ha dichiarato che intende sospendere il progetto, nella parte dedicata al contrasto al bullismo omotransfobico, non per ragioni di merito, ma per sedare le polemiche interne alla maggioranza. Ha infine comunicato che convocherà in tempi rapidi una riunione del tavolo tecnico dello Sportello antidiscriminazioni, in cui inviterà gli esponenti di maggioranza che contrastano il progetto a confrontarsi con le associazioni che quel progetto l’hanno creato e lo realizzano.
Le associazioni dello Sportello Antidiscriminazioni dichiarano:
“Il progetto Far bene per star bene vuole costruire una società inclusiva per tutte e tutti, indipendentemente dalle caratteristiche e condizioni personali di ciascun, e contrastare il fenomeno del bullismo. Per tutte e tutti, anche per le persone LGBTI+.
Se vengono sospesi i moduli contro l’omolesbotransfobia, allora il progetto chiude: il Tavolo antidiscriminazioni non può accettare una decisione discriminatoria.
Non siamo disponibili ad essere l’oggetto strumentale di una polemica politica interna alla maggioranza. Se la decisione dichiarata dal sindaco Fracassi dovesse essere irremovibile, come immaginare la prosecuzione di tavoli tecnici sull’antidiscriminazione all’interno di un’amministrazione comunale che per prima discrimina organizzazioni di volontariato.
Non siamo disponibili ad accettare che il nostro lavoro venga rappresentato come pericoloso per le classi delle scuole.
Ci mobiliteremo per salvare il progetto didattico e per restituire dati di realtà in un dibattito costruito su presupposti falsi e lesivi della dignità di tutte le persone, professionisti e volontarie e volontari, che lo progettano e lo realizzano da anni.
L’affossamento del progetto colpirà gli alunni e le alunne delle scuole del territorio, privando le classi della possibilità di approfondire temi quali l’abilismo, il razzismo, la violenza di genere, l’omolesbotransfobia.
Crediamo fortemente in questi percorsi didattici, e nell’urgenza di diffondere strumenti di inclusione e di contrasto al bullismo. Auspichiamo che l’incontro promosso dal Sindaco avvenga il più presto possibile e che i percorsi didattici, già richiesti da molte scuole, possano ripartire quanto prima. Perché questo accada, siamo pronte e pronti a mobilitarci”.