A Pavia due studenti si lamentano: “Ci stavamo solo baciando, ci hanno detto di evitare perché potevano esserci bambini”
Due gay che si baciano in pubblico? “Favorite i documenti”. Questa la risposta che due ragazzi omosessuali sostengono di essersi sentiti rivolgere da due agenti della Polfermentre si stavano baciando in automobile sul piazzale della stazione di Pavia.
Inizialmente i due credevano di essere stati avvicinati dagli agenti perché in sosta sul posteggio riservato agli agenti della Polizia Ferroviaria, ma dopo aver chiarito l’equivoco, i ragazzi sostengono che i poliziotti avrebbero chiesto di “evitare” effusioni in un luogo pubblico, “dove ci potrebbero essere dei bambini”.
Un’ammonizione che, unitamente al controllo della patente e dei documenti, proprio non è andata giù ai due giovani omosessuali. E che ha immediatamente scatenato una pletora di reazioni inferocite. A partire da quella del consigliere comunale M5S Giuseppe Polizzi, che ha chiesto scuse e spiegazioni, comunicando anche di aver domandato ai suoi colleghi di partito in Parlamento di formulare un’interrogazione al ministro Alfano.
In rivolta, racconta la Provincia Pavese, le associazioni omosessuali e gli sportelli antidiscriminazione. “Non c’è posto in città per chi crede che un bacio possa offendere la sensibilità di qualcuno – dice Arcigay – Così come non c’è posto chi crede che l’omosessualità debba essere nascosta, anziché vissuta in modo pubblico”
9 gennaio 2015
Fonte: Il Giornale