PAVIA Le scuole contro l’omobullismo, ovvero contro il bullismo rivolto agli studenti omosessuali, è un progetto promosso dalla Provincia di Pavia con Arcigay Pavia Coming-aut per le scuole superiori. «Faremo lezioni su omofobia e omobullismo – dice Niccolò Angelini, presidente di Arcigay – per sensibilizzare i ragazzi. L’omobullismo è un’emergenza, è arrivato il momento di fare qualcosa di concreto, per questo è importante la collaborazione della Provincia». L’associazione era già intervenuta nelle scuole, in occasione di cogestioni e autogestioni: «Eravamo stati contattati dagli studenti – prosegue Angelini – con questa iniziativa, la richiesta parte anche da insegnanti e dirigenti». Le lezioni saranno tenute dai volontari dell’Arcigay Pavia. «Il bullismo si può manifestare in parole, gesti, scritte, fino all’atto estremo della violenza – continua Angelini –. Queste azioni non si rivolgono solo a chi si dichiara, ma anche a chi si presume sia omosessuale». Il bullismo omofobo è presente anche a Pavia, «basti pensare al caso del liceo Foscolo di qualche anno fa», ricorda Angelini riferendosi a scritte, telefonate e battute pesanti ai danni di due studenti di qualche anno fa. Negli incontri verranno affrontate anche nuove forme di violenza come il cyberbullismo sui social network. Milena D’Imperio, vice presidente ed assessore alle politiche della scuola e politiche giovanili della Provincia spiega: «È importante capire che esistono strumenti che possono spingere i ragazzi ad atti estremi. La violenza esercitata tramite il cyberbullismo non è la stessa che può avvenire tra i banchi di scuola. La rete ha un effetto dirompente che i ragazzi sottovalutano, poichè si tratta di una vetrina senza confini».
FONTE: la provincia Pavese