Non è vero quanto scritto dall’Assessore Sandro Assanelli sulla Provincia pavese di oggi, e cioè che la Costituzione afferma che la “famiglia, come ricorda anche la nostra Costituzione all’articolo 29, (ndr.: è) fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna”.
Sandro Assanelli, si avvita su di un rifiuto ideologico di partenza al matrimonio civile tra persone dello stesso sesso, cancellando la verità: non esiste alcun limite o impedimento nella nostra Costituzione al matrimonio gay come diverse sentenze hanno stabilito. L’ultima della Cassazione, la 4184/2012, a conferma dell’indirizzo già dato dalla sentenza della Corte costituzionale 138/2010 afferma che è già nella disponibilità del Legislatore ordinario estendere il matrimonio civile alle coppie dello stesso sesso, il che significa che se può farlo questo è conforme alla Costituzione.
Continuiamo a non capire come un Assessore di un Comune dello Stato italiano usi la Costituzione della Repubblica italiana per offendere le famiglie omosessuali che, per inciso, hanno diritto allo stesse politiche locali di sostegno al pari delle famiglie eterosessuali.
Arcigay Pavia da anni sostiene e difende le proprie famiglie e per questo, chiede a tutte le forze politiche e associative di impegnarsi per la rapida istituzione del Registro anagrafico delle coppie di fatto.
Consigliamo all’Assessore Assanelli di riprendersi dal caldo di questi giorni e di studiare la Costituzione, le sentenze del giudici (costituzionali, di legittimità e di merito) e la sterminata letteratura sul punto e, se non è d’accordo, di proporsi come Assessore dello Stato del Vaticano sicuri che li proprie bizzarrie affermazioni potranno solo li trovare riscontro normativo.
Giuseppe Eduardo Polizzi
Socio fondatore di Arcigay Pavia