Menu Chiudi

Politiche e Regionali: a Pavia vince il voto gay-friendly

ElezioniPavia conferma la presenza di un elettorato maturo e consapevole che chiede che sia inserito, tra le urgenze, il tema dell’assenza di diritti delle persone LGBT.

Lo dimostra l’esito del voto da cui emerge un premio per chi ha sostenuto le nostre battaglie e una bocciatura secca per chi ha umiliato le nostre rivendicazioni. Di seguito vi indichiamo solo alcuni dei nominativi degli eletti e dei trombati dal voto gay-friendly.

 

I premiati dal voto gay-friendly

Iolanda Nanni (Consigliera regionale M5S). Che dire, col Movimento 5 Stelle giusto un mese fa avevamo organizzato “Pavia per i diritti”. In quell’occasione Iolanda e Cesare Del Frate (altra punta di diamante del Movimento 5 Stelle pavese) sono riusciti a portare l’inteno Movimento 5 Stelle regionale sulle questioni gay e a far inserire, come secondo punto del programma regionale (subito dopo la legalità), proprio una legge che tutelasse gay e persone trans qui in regione Lombardia. Iolanda non appena eletta mi ha scritto ribadendo che sarà una sua priorità. Noi di Arcigay Pavia lavoreremo al suo fianco per far star meglio le persone lgbt e le loro famiglie.

Chiara Scuvera (Deputata PD). Chiara Scuvera è anni che dialoga con Arcigay Pavia. Personalmente sono stato invitato tante volte ai dibattiti del PD e lei ha tentato di aprire il suo partito all’urgenza dei temi gay. Senza dubbio, sostiene il diritto delle persone gay a sposarsi e la piattaforma rivendicativa di Arcigay. Noi abbiamo visto in Chiara un elemento di novità all’interno del suo partito e, per tale ragione, ha conquistato l’affetto della comunità lgbt pavese. Da eletta le abbiamo chiesto un impegno urgente sul tema del matrimonio egualitario.

Luis Alberto Orellana (Senatore M5S). Luis Alberta Orellana sostiene il diritto delle persone LGBT di sposarsi e ha sottoscritto la piattaforma rivendicativa di Arcigay. Durante l’incontro di Pavia per i diritti ci ha detto: siate voi a stimolarci. E noi, di Arcigay Pavia, lo faremo. Ha una sfida importante e ci ha tenuto a precisare che l’assumerà: far capire al Parlamento italiano che le nostre questioni sono urgenti tanto quanto il lavoro per i giovani e i costi della politica. Con Luis il lavoro di Arcigay Pavia entrerà al Senato della Repubblica italiana. 

Giuseppe Pep Villani (Consigliere regionale PD). Riconfermato al ruolo di Consigliere regionale, Villani segue le nostre iniziative con curiosità e approccio laico. Siamo sicuri ci vorrà dare il suo appoggio per trasporre la normativa toscana di tutela delle persone LGBT in Regione Lombardia.

Federica Migliavacca (Candidata al Consiglio regionale PD e non eletta). Per quanto non eletta, voglio segnalarvi il nome di Federica Migliavacca, outsider del PD, che con coraggio ha fronteggiato il “voto cattolico” ponendo una programma di impegno politico basata sui diritti delle persone omo-transessuali, sulle donne, sui giovani. Una laica che ha fatto il boom di preferenze, tante da ridimensionare i tentativi famelici del voto omofobo, di chi vuole negarci i più elementari diritti.

 I trombati dal voto gay friendly

Vittorio Pesato (Consigliere uscente del PDL). Ha basato la sua campagna elettorale su un volantino con scritto “No alle famiglie omosessuali”. Nella sua scuderia ha persone come Andrea Di Pietro, sputtanato in tutta Italia da Arcigay Pavia per la frase “Vendola è viscido come la vasellina che usa”. Noi di Arcigay Pavia non abbiamo voluto denunciare all’opinione pubblica questo (ex) consigliere-omofobo di Pavia per non dargli, in un momento di raccolta del voto elettorale, visibilità. Ora speriamo che non rientri tra i consiglieri eletti per rinuncia di Melazzini, che corre per la poltrona di Assessore alla Sanitaà. Pesato: da oggi sei disoccupato.

Daniele Bosone (Senatore, Presidente della Provincia di Pavia e candidato alla Regione Lombardia). Daniele Bosone, intervistato da Arcigay Pavia durante la sua campagna elettorale per la Presidenza della provincia aveva detto di essere contrario al riconoscimento dei diritti delle persone omosessuali. E noi l’abbiamo tenuto a mente. Oggi Bosone ha perso per circa 80 voti. Spero di poter dire, con una certa sicurezza, che tra quegli 80 voti c’è la rivolta morale e lo sdegno di una quota importante della comunità gay di Pavia e provincia, elettori PD, che si sono sentiti offesi da così tanta ignoranza e superficialità.

Giuseppe Polizzi (Presidente di Arcigay Pavia)

 

Condividi questo articolo: