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Pedofili, bolscevichi, totalitaristi e nazisti. Ecco la lobby gay, fautrice dei complotti omosessualisti!!

Pedofili, bolscevichi, totalitaristi e nazisti. Ecco la lobby gay, fautrice dei complotti omosessualisti!!

Si è conclusa così la conferenza “gender – una minaccia silenziosa” svoltasi ieri sera in San Martino di Tours.
I relatori, tra cui ricordiamo la Prof.ssa Fermani e le sue dichiarazioni “scioccanti”, hanno più volte accostato l’omosessualità alla pedofilia, al totalitarismo nazista e all’insegnamento della masturbazione in età precoce.
La dott.ssa Fermani sostiene che quella del gender è una rivoluzione cominciata in America molto tempo addietro e si è alimentata negli anni. Si cita la rivoluzione francese e la decapitazione di Luigi XVI come “volontà di distruggere il passato e annullamento della figura del padre” . Si domanda preoccupata se la famiglia sopravviverà al gender dopo essere sopravvissuta al bolscevismo.
Sempre a detta della Dott.ssa Fermani il progetto/teoria/fede del gender ha come obbiettivo il “controllo della popolazione mondiale”, arrivando così all’indifferenziazione sessuale. Crollerebbero a causa dei “movimenti omosessualisti” gli schemi su cui si basa la famiglia.
Il pubblico presente però non sembra molto convinto delle discutibili teorie dei relatori che utilizzavano documenti ufficiali dell’unar e dell’oms in maniera incompleta e molto spesso errata.
La pedofilia viene menzionata più volte ed associata all’omosessualità, vengono confuse le definizioni di omosessualità, sesso biologico ed identità di genere, tanto che i relatori non sanno fornire una definizione a nessuna di esse.
“I relatori stessi dicono che il gender non esiste, poi lo confondono con il genere, si schierano contro la parità di genere, sostengono che dietro le pari opportunità e l’educazione nelle scuole contro le discriminazioni si nasconda il mostro del gender che induce i bambini alla masturbazione e a parlare di sessualità. L’orientamento sessuale è ridotto a mera attrazione non misurabile e si sostiene che le donne hanno il dovere di potersi immolare e di combattere. Il problema è Conchita Wurst e l’ultima sfilata di Gucci o Barbara D’Urso che su una copertina di un giornale si fa la barba. E’ il gender. È ovunque. Comunque non discendiamo dalle scimmie, lo dice uno studio giapponese, con buona pace di Darwin” dichiara Niccolò Angelini presidente di Arcigay Pavia “Coming-aut”
Per fare chiarezza e per capire cosa Arcigay Pavia va a raccontare nelle scuole di Pavia e provincia siete tutti invitati a partecipare alla lezione aperta “Di che gender sei?” contro omobullismo e omo-transfobia sabato 3 ottobre alle ore 16.30 in aula disegno presso l’Università degli Studi di Pavia.

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