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Omofobia, sottosegretario Faraone telefona allo studente vittima di bullismo a Pavia “Positiva attenzione del MIUR, ma servono azioni concrete”

Il Sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone è voluto entrare in contatto con lo studente dell’istituto di Pavia che ha subito offese omofobe e sessiste durante le elezioni dei rappresentanti.Faraone ha espresso la solidarietà da parte del MIUR per lo spiacevole evento accaduto e garantito l’impegno del Ministero su questo fronte.
“Registriamo favorevolmente l’attenzione del sottosegretario Faraone nei confronti del ragazzo che ha ricevuto le offese sulle schede elettorali durante le elezioni dei rappresentanti”, dichiara Alberto Irone, portavoce nazionale della Rete degli Studenti Medi. “Prendere atto che questi episodi avvengono nelle scuole italiane – prosegue – è un primo passo verso il riconoscimento di un problema che è diffuso e che è ben più ampio di quello che può sembrare. È positivo che il Sottosegretario Faraone garantisca un impegno su questi temi e proprio per questo ribadiamo l’importanza che il MIUR agisca concretamente, con l’emanazione di linee guida costruite con le associazioni LGBTQ e di rappresentanza delle componenti scolastiche, affinché in tutte le scuole si prevedano corsi di educazione al rispetto delle differenze, ma prima di tutto alla conoscenza delle diversità che ci sono nel mondo che ci circonda. Soltanto sconfiggendo l’ignoranza su questi temi, si può sconfiggere l’omofobia di chi diffonde falsità mascherandola come battaglia allo spauracchio dell”ideologia gender'”. “Il bullismo è un fenomeno gravissimo e molto diffuso nelle scuole. – aggiunge Flavio Romani, presidente di Arcigay – Quello di natura omotransfobica, poi, gode della legittimazione implicita di una politica che non riesce ad esprimere attraverso le leggi un riconoscimento pubblico delle persone gay, lesbiche, bisessuali e transgender. Bene fa quindi il Ministero ad allarmarsi, perché dal punto di vista delle prevenzione di questi fenomeni il sistema scolastico è complessivamente fragile e vulnerabilissimo. Occorre perciò una responsabilizzazione: servono azioni strutturali e servono subito. La paralisi che ha colpito il lavoro di progettazione che Il Miur aveva fatto con le parti sociali va assolutamente superata”.

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