Il primo ottobre si terrà a Pavia l’ennesima conferenza “anti-gender” che cerca di negare la diversità fomentando la paura che l’inesistente teoria gender possa essere diffusa nelle scuole.
Tra i relatori dell’incontro figura la dott.ssa Patrizia Fermani che arriva ad accostare l’omosessualità alla pedofilia, alla malattia, alla devianza e persino alla dittatura.
“Questi eventi contribuiscono alla creazione di un clima ostile per la serena crescita dei giovani adolescenti omosessuali. L’odio e la paura della diversità sono gli ingredienti principali che portano al bullismo e alle discriminazioni. Siamo stanchi di accogliere ragazzi e ragazze che non trovano alcuna speranza nell’ambiente in cui vivono perchè intriso di quell’omo-transfobia che non permette loro di essere felici. E’ inaccettabile che una sala comunale possa ospitare messaggi omofobici e transfobici smentiti no solo dalla scienza ma anche dal buon senso e dai principi base del vivere civile. Invitiamo tutte le associazioni, la società civile e le persone di buona volontà a chiedere con un’unica voce di non imbrattare uno spazio pubblico comunale facendolo diventare la sede per sostenere teorie inesistenti, per diffondere odio nei confronti delle persone LGBTI o fomentare paure infondate.” dichiara Niccolò Angelini, presidente di Arcigay Pavia “Coming-aut”. Arcigay Pavia non porta alcuna teoria gender dentro le scuole, quello che sostiene il partito della paura è una pura invenzione attraverso la quale passa l’omofobia, la considerazione dell’omosessualità come malattia. Una teoria finta, inventata da chi contrario ai diritti, sempre più prossimi, coltiva la paura inventando di sana pianta qualcosa che non esiste. Per fare chiarezza su quello che Arcigay Pavia va a raccontare nelle scuole invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare alla nostra lezione aperta sabato 3 ottobre alle ore 16.30 in aula disegno presso l’Università degli Studi di Pavia.