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ELEZIONI COMUNALI 2014 – Le risposte dei Candidati

Qualche settimana fa Arcigay Pavia Coming Aut ha posto ai Candidati Sindaci 10 domande riguardanti le tematiche LGBTQI. Leggi le domande, CLICCA QUI .

 

Torna Giuseppe Polizzi, Candidato per il Movimento 5 Stelle, a dirci la sua sulla nostra undicesima domanda!

Car* amic*, attivist*, soc* di Arcigay Pavia Coming-Aut,

 

Caro Presidente Niccolò Angelini,

 

rispondo all’undicesima domanda che mi hai posto, in tema di trascrizione di un matrimonio “gay” celebrato all’estero, in un giorno veramente importante per tutta la comunità gay, bisex, lesbo e trans mondiale.

 

Il 17 maggio, infatti, si celebra la giornata internazionale contro l’omotransfobia: una data – chiave per noi, comunità LGBTI, perchè il 17 maggio 1990 l’Organizzazione Mondiale della Sanità depennò l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali. Da quel giorno tante sono state le battaglie da noi vinte in tutto il mondo, attraverso la conquista di tutele verso l’odio di cui siamo ancora vittime e attraverso il riconoscimento delle famiglie gay, che deve avvenire solo e soltanto, per essere un fatto culturale e non una mera elencazione di diritti, col diritto di sposarci. D’altra parte, ci sono ancora tanti nostri fratelli e sorelle LGBTI che pagano, in diverse aree del mondo, con la vita il solo essere omosessuali. Non dimentichiamoci di loro e, anzi, anche a loro dedichiamo parte della nostra azione politica e la speranza che presto il 17 maggio arrivi a liberarli.

 

 

Secondo una visione d’integrazione e interlocuzione continua con la comunità e le Istituzioni locali, in questi anni ho lavorato, al tuo fianco e al fianco dei tanti giovani vittime di odio e violenza, in quella casa di ascolto e incoraggiamento che abbiamo costruito con la forza degli ideali: la casa di Arcigay Pavia.

 

Il M5S si sta battendo, a tutti i livelli, in Parlamento e nelle Regioni e ci batteremo presto anche in Europa, perchè le persone LGBTI possano sposarsi, essere genitori, ed essere protetti con una legge giusta contro l’omotransfobia. A fronte di ciò abbiamo avuto partiti di destra e sinistra codardi e assenti, incapaci e schiavi delle logiche di odio, dell’opportunismo, dell’estremismo religioso e del protagonismo di alcuni piccoli “liderini” gay, pronti a vendersi la dignità per un posto al sole.

 

Qui a Pavia ci ricordiamo ancora quanto per noi sia stato doloroso il patrocinio della Provincia (governata dal PD) e del Comune (governato da Cattaneo) a conferenze organizzate da chi ci considera persone malate. Qui a Pavia abbiamo ancora memoria dell’ostruzionismo alla delibera sul Registro anagrafico delle coppie di fatto, in cui PD e Cattaneo erano tacitamente d’accordo. La memoria di questi eventi impone, a chi come me è candidato sindaco, di dare risposte chiare alla comunità che Arcigay rappresenta, alla comunità che tu hai l’onore e l’onere di inserire costantamente nel dibattito pubblico pavese.

 

 

E allora, con l’onestà e la mia storia, e dopo aver ricevuto una più totale condivisione da tutti i candidati al consiglio comunale del Movimento 5 Stelle di Pavia, mi prendo due impegni sull’undecisima domanda che hai posto:

 

1) daremo una direttiva chiara agli uffici comunali, volta alla trascrizione di tutti i matrimoni gay celebrati all’estero, nel pieno rispetto di quanto sancito dal Tribunale di Grosseto: a Pavia le persone gay non dovranno andare in Tribunale, perchè avranno un’amministrazione sensibile e preparata!

 

2) come sindaco di Pavia sarò membro dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani: da qui mi impegnerò a farmi portatore della medesima battaglia, affinché si possa creare una prassi diffusa e omogenea su tutto il territorio nazionale. E lo sai, Niccolò, che quando mi metto in testa una battaglia sono pronto a giocarla in prima fila, nella convizione che la forza dei nostri diritti possa abbattere ogni pregiudizio.

 

Il 25 maggio Pavia potrebbe essere la prima città italiana con un sindaco dichiaratamente gay, che per anni ha lottato per la comunità LGBTI e i suoi diritti. Spero che questo accada, per liberare Pavia dal pregiudizio e dare piena dignità a tutti, e quindi perchè Pavia possa essere orgoglio nostro: nella speranza che i giovani pavesi non si perdano più in nessuna disperazione e non si sentano più soli.

 

Caro Niccolò, attraverso te e il tuo grandissimo impegno -di uomo, di avvocato sociale, di attivista-, allora, mando e il Movimento 5 Stelle manda, un forte e sincero abbraccio a tutta la comunità LGBTI.

 

Giuseppe Polizzi, candidato sindaco Movimento 5 Stelle Pavia.

 

Anche se con un pochino di ritardo, ecco le risposte di Insieme per Pavia! Walter Veltri:

1) Siete d’accordo all’implementazione dei servizi cd. “community based” attraverso il finanziamento di servizi di counselling con specifica attenzione alle persone LGBTI vittime di omo e transfobia (interiorizzata e esteriorizzata)?
Pensiamo che la qualità di una città dipenda dalla sua capacità di includere i soggetti più deboli e le vittime di discriminazione e violenza, difendendone la piena titolarità di diritti: alla libertà, alla partecipazione e anche alla libera espressione della propria sessualità. I movimenti delle donne degli anni ’70 ci hanno insegnato che le battaglie si vincono se non ci si ghettizza, se si entra nella società e si trasforma ciò che sembra una realtà di pochi in patrimonio culturale di tutti. Molto c’è da fare nella nostra città, come anche in tutto il paese: per le donne, gli omosessuali, i trans,  vittime di una violenza e di una discriminazione che hanno la stessa radice. Siamo favorevoli a tutte le strategie che possono essere vincenti per un cambio culturale e sociale delle relazioni tra i diversi sessi.

2) Siete d’accordo alla realizzazione, in concerto con le associazioni LGBTI, di un programma educativo da portare negli istituti scolastici fin dalle scuole di prima infanzia per combattere l’omobullismo?
Certamente, all’interno di un programma educativo che realizzi le identità di ciascuno, maschio, femmina, omo e trans, nel rispetto di un equilibrato sviluppo delle relazioni.

3) Siete d’accordo alla realizzazione di materiale informativo (volantini, campagne pubblicitarie specifiche per il target giovanile) nonchè all’acquisto e distribuzione di preservativi maschili, femminili e lubrificanti a base acquosa da parte del Comune da distribuire all’interno delle scuole e nei luoghi più frequentati dai giovani (pub, discoteche…)?
All’interno di una campagna per un’educazione sessuale consapevole, che riguardi tutti gli adolescenti, maschi, femmine, omo o trans che siano: pensiamo che un intervento per essere efficace  debba riguardare tutti. L’uso del preservativo è da incentivare per tutti i generi, come prevenzione delle malattie trasmissibili o per gravidanze indesiderate. Il lubrificante non crediamo sia un supporto indispensabile a una sessualità consapevole e sicura.

4) Siete d’accordo al finanziamento di servizi di counselling e telefono amico gestiti dalle associazioni nell’ottica del “peer to peer” (il confronto tra pari) per la presa in cura (differente e complementare alle cure mediche) dei pazienti sieropositivi, con specifica attenzione al pazienti LGBTI Hiv+?
Certamente, all’interno di una rete di prevenzione e aiuto che includa chi è in difficoltà.

5) Siete d’accordo che l’amministrazione comunale fornisca ad Arcigay Pavia “Coming-aut” una sede, anche in condivisione con altre associazioni, in centro città (nell’ottica dell’importanza di essere visibili e presenti sul territorio) ove poter svolgere servizi di counselling, telefono amico, aiuto e sostegno psicologico e giuridico da parte di volontari e professionisti, distribuzione di materiale informativo, un luogo in cui gli utenti possano sentirsi protetti e accolti?
A Pavia c’è una grande mancanza di spazi per i cittadini che vogliano organizzare attività sociali, ancor più grave che manchino per quei soggetti deboli che necessitino di una rete di aiuto e prevenzione.

6) Siete d’accordo alla promozione del turismo inclusivo anche per le persone LGBTI, realizzabile attraverso convenzioni con gli esercenti turistico-commerciali del territorio?
Sì.

7) Siete d’accordo ad istituire il registro delle coppie di fatto anche a Pavia, come già avvenuto in alcuni comuni della nostra provincia e che dal registro derivi l’adattamento di tutti gli atti amministrativi comunali?
Sì, è nel programma come anche il testamento biologico.

8) Siete disponibili alla realizzazione anche a Pavia (come in alcune città d’Italia) di un monumento dedicato alle vittime dell’Omocausto (la deportazione nei campi di sterminio subita dalle persone omosessuali)?
I valori della Resistenza sono nel nostro DNA. Ricordiamo ogni 25 aprile tutte le vittime, ebrei, zingari, disabili, oppositori politici e omosessuali.

9) Siete d’accordo ad aderire come amministrazione comunale alla rete R.E.A.D.Y.?
Come già detto siamo favorevoli a tutte le politiche, soprattutto se agite dalle istituzioni pubbliche, che si oppongono alle discriminazioni dell’orientamento sessuale.

10) Siete d’accordo a migliorare la condizione delle persone transessuali attraverso la possibilità che, su richiesta degli interessati, l’ufficio anagrafe del Comune di Pavia aggiunga nella carta di identità accanto al nome anagrafico “detto/detta nome scelto” e nei segni particolari “in riassegnazione di genere” secondo L. 164/82?
Sì.

Alle 10 domande ai candidati sindaco Arcigay Pavia aggiunge una domanda bonus:

11) Siete d’accordo ad approvare una delibera per la trascrizione dei matrimoni celebrati all’estero tra persone dello stesso sesso residenti a Pavia così come già avvenuto nel comune di Latina?
Sì.

 

Tocca a Massimo Depaoli per Lista Civica:

Siete d’accordo all’implementazione dei servizi cd. “community based” attraverso il finanziamento di servizi di counselling con specifica attenzione alle persone LGBTI vittime di omo e transfobia (interiorizzata e esteriorizzata)?

Sì, anche attraverso convenzioni con associazioni o coop. sociali

Siete d’accordo alla realizzazione, in concerto con le associazioni LGBTI, di un programma educativo da portare negli istituti scolastici fin dalle scuole di prima infanzia per combattere l’omobullismo?

Siete d’accordo alla realizzazione di materiale informativo (volantini, campagne pubblicitarie specifiche per il target giovanile) nonchè all’acquisto e distribuzione di preservativi maschili, femminili e lubrificanti a base acquosa da parte del Comune da distribuire all’interno delle scuole e nei luoghi più frequentati dai giovani (pub, discoteche…)?

Sì per il materiale informativo; d’accordo anche sulla distribuzione, non necessariamente gestita direttamente dall’amministrazione comunale

Siete d’accordo al finanziamento di servizi di counselling e telefono amico gestiti dalle associazioni nell’ottica del “peer to peer” (il confronto tra pari) per la presa in cura (differente e complementare alle cure mediche) dei pazienti sieropositivi, con specifica attenzione al pazienti LGBTI Hiv+?

Sì, in rete con quanto previsto alla prima domanda

Siete d’accordo che l’amministrazione comunale fornisca ad Arcigay Pavia “Coming-aut” una sede, anche in condivisione con altre associazioni, in centro città (nell’ottica dell’importanza di essere visibili e presenti sul territorio) ove poter svolgere servizi di counselling, telefono amico, aiuto e sostegno psicologico e giuridico da parte di volontari e professionisti, distribuzione di materiale informativo, un luogo in cui gli utenti possano sentirsi protetti e accolti?

La richiesta di una sede è avanzata anche da molte altre associazioni e gli spazi comunali al momento non permettono di garantire una risposta sicuramente affermativa a questa domanda.

Siete d’accordo alla promozione del turismo inclusivo anche per le persone LGBTI, realizzabile attraverso convenzioni con gli esercenti turistico-commerciali del territorio?

Sì, analogamente a quanto già fatto dall’assessore provinciale Marchiafava.

Siete d’accordo ad istituire il registro delle coppie di fatto anche a Pavia, come già avvenuto in alcuni comuni della nostra provincia e che dal registro derivi l’adattamento di tutti gli atti amministrativi comunali?

Esiste già un registro anagrafico e condivido l’idea che le coppie di fatto possano accedere ai diritti di competenza comunale derivanti dalla registrazione in tale registro.

Siete disponibili alla realizzazione anche a Pavia (come in alcune città d’Italia) di un monumento dedicato alle vittime dell’Omocausto (la deportazione nei campi di sterminio subita dalle persone omosessuali)?

Non posso garantirlo e non la ritengo una priorità

Siete d’accordo ad aderire come amministrazione comunale alla rete R.E.A.D.Y.?

Siete d’accordo a migliorare la condizione delle persone transessuali attraverso la possibilità che, su richiesta degli interessati, l’ufficio anagrafe del Comune di Pavia aggiunga nella carta di identità accanto al nome anagrafico “detto/detta nome scelto” e nei segni particolari “in riassegnazione di genere” secondo L. 164/82?

 

Niccolò Fraschini, candidato sindaco per Idea Pavia:

“Come promesso, rispondo pubblicamente al questionario che la vostra associazione, alla quale sono iscritto presso la sezione bolognese ‘Il Cassero’ dal 2008.

In generale, possiamo premettere (e promettere) che la nostra amministrazione si batterà con forza contro ogni forma di discriminazione e per garantire i diritti umani e civili a ogni singolo cittadino, indipendentemente da sesso, età, etnia, religione, orientamento sessuale, opinioni politiche e personali, in rispetto e attuazione della Costituzione repubblicana, della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino, delle leggi nazionali e delle convenzioni internazionali.
Le precise domande dell’associazione Arcigay Pavia “Coming-aut” richiedono tuttavia risposte altrettanto precise e circostanziate. 
1) Siete d’accordo all’implementazione dei servizi cd. “community based” attraverso il finanziamento di servizi di counselling con specifica attenzione alle persone LGBTI vittime di omo e transfobia (interiorizzata e esteriorizzata)?
Siamo decisamente favorevoli, compatibilmente con le disponibilità dell’ente. Pensiamo di potenziare l’apposito sportello anti-discriminazioni attivato durante la precedente amministrazione.
2) Siete d’accordo alla realizzazione, in concerto con le associazioni LGBTI, di un programma educativo da portare negli istituti scolastici fin dalle scuole di prima infanzia per combattere l’omobullismo?
Anche in questo caso siamo pienamente favorevoli, nel contesto di un programma di lotta alle discriminazioni diversificato a seconda delle età, già a partire dalla prima infanzia.
3) Siete d’accordo alla realizzazione di materiale informativo (volantini, campagne pubblicitarie specifiche per il target giovanile) nonché all’acquisto e distribuzione di preservativi maschili, femminili e lubrificanti a base acquosa da parte del Comune da distribuire all’interno delle scuole e nei luoghi più frequentati dai giovani (pub, discoteche…)?
Siamo favorevoli alla realizzazione di un programma complesso di “educazione” sessuale (*), diversificato per età a partire dalle scuole medie inferiori, che comprenda anche un focus specifico sulla prevenzione delle MST (eventualmente anche con distribuzione gratuita di preservativi).
Siamo favorevoli ad iniziative di sensibilizzazione contro la diffusione delle MST (eventualmente anche con distribuzione periodica gratuita di preservativi).
Stiamo studiando la possibilità di installare distributori automatici di preservativi degli istituti scolastici superiori, dal momento che riteniamo utile fornire ai giovani e alle giovani l’occasione di acquistarli nell’assoluto rispetto della propria privacy, in un luogo dove trascorrono una parte rilevante del loro tempo. Questa possibilità esiste, per esempio, a Roma e a Milano.
Non vediamo sufficienti motivi per distribuire lubrificanti, anche se poi saranno le singole aziende distributrici e decidere i prodotti da mettere in vendita nelle singole ‘macchinette’.
Ricordiamo che è già possibile, per i privati cittadini proprietari di locali, installare autonomamente distributori automatici di preservativi. Non sono richieste concessioni comunali.
(*) Educazione sessuale è messo tra virgolette perché non vogliamo nemmeno pensare che un ente di qualsiasi natura possa educare alla sessualità: la sessualità non si insegna, la sessualità c’è e basta, e ha caratteristiche peculiari a ogni età; ai ragazzi vorremmo che si parlasse di libertà, di responsabilità, di rispetto, ma in Italia si dice così, e noi ci adeguiamo.
4) Siete d’accordo al finanziamento di servizi di counselling e telefono amico gestiti dalle associazioni nell’ottica del “peer to peer” (il confronto tra pari) per la presa in cura (differente e complementare alle cure mediche) dei pazienti sieropositivi, con specifica attenzione al pazienti LGBTI Hiv+?
Siamo tendenzialmente favorevoli, compatibilmente con le risorse dell’ente. Anche perché ci sembra che si inserisca perfettamente nella nostra ottica di passare da “to cure” a “to care”, rispetto alla salute della persona.
In generale, il Comune cercherà di agevolare le associazioni no-profit che promuovano un’iniziativa sociale meritoria, quale è certamente quella proposta. Stante l’esiguità delle risorse, è ovvio che il Comune non possa accontentare tutti e debba compiere delle scelte. Per nostra impostazione, è probabile che pubblicheremo appositi bandi, ai quali le associazioni no-profit locali potranno accedere presentando un programma dettagliato.
In generale, riteniamo più probabile che ottengano i finanziamenti le iniziative più inclusive, quindi, nel caso specifico, quelle dirette a tutti i pazienti HIV+, e non solo a quelli LGBTI. Peraltro, è del tutto plausibile, sempre per restare nel tema, che possa essere benaccetta un’iniziativa di prevenzione primaria o secondaria dell’AIDS specifica per la comunità LGBTI, riconoscendola come popolazione a rischio particolarmente elevato e motivando in tal modo la necessità della selettività dell’iniziativa. 
5) Siete d’accordo che l’amministrazione comunale fornisca ad Arcigay Pavia “Coming-aut” una sede, anche in condivisione con altre associazioni, in centro città (nell’ottica dell’importanza di essere visibili e presenti sul territorio) ove poter svolgere servizi di counselling, telefono amico, aiuto e sostegno psicologico e giuridico da parte di volontari e professionisti, distribuzione di materiale informativo, un luogo in cui gli utenti possano sentirsi protetti e accolti?
Siamo favorevoli, anche perché riteniamo che oggi il Comune non faccia buon uso dei suoi immobili. Mi sembra realistico dare una o più sedi condivise tra le diverse associazioni pavesi ‘no profit’. 
Comunque, ricordiamo che presso lo sportello anti-discriminazioni del Comune di Pavia sarà sicuramente possibile per la vostra associazione e per altre attive in questo campo lasciare del materiale informativo e tutti i vostri contatti a disposizione di ogni utente. Gli stessi volontari di Arcigay Pavia, come ogni privato cittadino opportunamente qualificato, sono chiaramente benaccetti a fornire il proprio aiuto presso lo sportello stesso.
6) Siete d’accordo alla promozione del turismo inclusivo anche per le persone LGBTI, realizzabile attraverso convenzioni con gli esercenti turistico-commerciali del territorio?
Siamo molto favorevoli alle iniziative volte allo sviluppo del turismo a Pavia, ovviamente anche a quello LGBTI.
Per quanto riguarda le convenzioni, la vostra associazione, locale o nazionale, sarà libera di sviluppare autonomamente partnership o convenzioni con gli esercenti del territorio comunale, ma l’ente Comune non potrà intervenire direttamente o indirettamente sul mercato.
7) Siete d’accordo ad istituire il registro delle coppie di fatto anche a Pavia, come già avvenuto in alcuni comuni della nostra provincia? Dal registro derivi adattamento di tutti gli atti amministrativi comunali.
Siamo molto favorevoli ed è un punto esplicito del nostro programma. La promessa è garantire pari diritti a tutti i cittadini e dunque l’obiettivo ultimo è quello di non discriminare, negli atti amministrativi, tra famiglie omo- ed eteroaffettive. Su questo punto siamo gli unici pienamente credibili, a nostro avviso, poiché il nostro candidato Sindaco Niccolò Fraschini è stato l’unico consigliere dell’attuale legislatura ad aver presentato una delibera in tal senso, che poi centrodestra e centrosinistra hanno fatto tutto il possibile per insabbiare.
8) Siete disponibili alla realizzazione anche a Pavia (come in alcune città d’Italia) di un monumento dedicato alle vittime dell’Omocausto (la deportazione nei campi di sterminio subita dalle persone omosessuali)?
Promuovere la cultura significa anche promuovere la memoria, il ricordo, ed è un compito fondamentale di un’amministrazione e di chiunque faccia parte di una comunità.
Riteniamo però che, nel caso proposto, in assenza di un monumento a Pavia che ricordi gli ebrei, i rom, i disabili, gli oppositori politici e le altre vittime dello sterminio nazifascista, un monumento specifico per le vittime omosessuali favorirebbe solo una categorizzazione, una “ghettizzazione della memoria” del tutto deleteria.
Nel contesto di un memoriale per le vittime dell’Olocausto, saremmo invece favorevoli; oppure, come a Berlino, nei pressi del suddetto memoriale. In generale, l’ipotetica opera dovrebbe essere concepita senza isolare la tragedia dalla tragedia, ma ricordando la tragedia nella tragedia. Viceversa, la troveremmo controproducente.
Inoltre, se ci fossero proposte per perpetuare la memoria di singoli eventi o personaggi pavesi legati all’Omocausto, saremmo certamente favorevoli.
9) Siete d’accordo ad aderire come amministrazione comunale alla rete R.E.A.D.Y.?
Siamo favorevoli.
10) Siete d’accordo a migliorare la condizione delle persone transessuali attraverso la possibilità che, su richiesta degli interessati, l’ufficio anagrafe del Comune di Pavia aggiunga nella carta di identità accanto al nome anagrafico “detto/detta nome scelto” e nei segni particolari “in riassegnazione di genere” secondo L. 164/82?
Non crediamo si tratti di essere d’accordo o meno, ma di rispettare precisi obblighi di legge. La L. 164/82 è molto precisa riguardo alle diciture di “nome” e “sesso”, ma non fa menzione delle formule da voi proposte. Ci riserviamo di verificare se sia possibile: se fosse possibile, va da sé che l’amministrazione non si opporrebbe.”

La risposta di Giuseppe Polizzi, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Pavese.

“Caro Presidente di Arcigay Pavia, car* soci e simpatizzanti

leggere la vostra lettera mi ha fatto riflettere molto: le vostre domande mi hanno dato modo di meditare sulle battaglie fatte fino a ieri, su quanto è stato realizzato e quanto ancora c’è da fare per i diritti, la parità, la visibilità della comunità omo e transessuale pavese.

Tra le questioni che sollevate ce n’è una che mi sembra prioritaria: la vostra associazione merita una sede in cui lavorare ancora di più e ancora meglio, la comunità lgbt pavese ha bisogno di un luogo visibile e stabile, ha bisogno di sapere dove, anche fisicamente, può trovare risposte. 

Dare una sede a una realtà come Coming-Aut significa dare alla città una nuova geografia ideale e un pulsante cuore arcobaleno!

Le vostre domande scaturiscono da una cultura che ci accomuna: nascono dalla consapevolezza di chi è sul campo ogni giorno, e si confronta, e si appassiona, a volte si arrabbia o si sente deluso, ma sta dentro i problemi e si spende per dare soluzioni. Non solo insieme abbiamo costruito risultati concreti, ma, in questi anni, siamo stati anche capaci di elaborare una cultura condivisa sui temi del rispetto, dei diritti e contro l’omo-transfobia. Anche per questo parliamo la stessa lingua.

In Coming-Aut sono cresciuto e ho imparato tanto, e ora che mi si apre davanti una sfida nuova e diversa mi rendo conto di quanto sia prezioso il bagaglio che mi avete lasciato: mi porto appresso tutto, le parole che ci siamo detti in tanti anni di lavoro insieme, le paure e gli sguardi di chi è arrivato per la prima volta, la fatica e l’entusiasmo che hanno permesso ad ogni progetto di decollare. Faccio mio questo patrimonio, ne traggo la forza per cominciare un’altra sfida.

Il Movimento 5 Stelle chiede ai cittadini di cooperare tutti insieme per costruire il cambiamento: sui temi lgbt, allora, a chi altri se non a voi potrò chiedere di portare idee e di lavorare per realizzarle! Il vostro programma è il nostro programma, i vostri sogni sono anche i nostri. 

Del resto, sono uno di voi. 

Tenetevi quindi pronti alla grande responsabilità che con la nostra vittoria vi affideremo: sarete voi i veri protagonisti di quelle che saranno le battaglie dell’intera città di Pavia.

Con la stima e l’affetto di sempre,

Giuseppe Polizzi, Candidato Sindaco Movimento 5 Stelle Pavia”

 

Le risposte di Francesco Polidoro, Coordinatore circolo SEL Pavia.

“Rispondo a nome del mio partito, Sinistra Ecologia e Libertà: le parole che compongono il nome SEL contengono già la nostra posizione sui diritti civili.

Riteniamo inconcepibile che, nel 2013, il nostro Paese viva con odiosa arretratezza  il tema dei diritti.

In particolare, troviamo allucinante la chiusura che molte forze politiche fanno nei confronti dei diritti per le persone omo- e trans-sessuali.

Nel nostro programma abbiamo già esposto quello che crediamo possa esser fatto (lo trovate su selpavia.wordpress.com : vi invito a guardare in particolare i Cap. 4 e 7).

Le vostre domande completano il quadro con proposte che ci vedono d’accordo: a tutte le 10 domande, perciò, noi rispondiamo convintamente in modo affermativo.

Ci rendiamo sin da ora disponibili per qualunque confronto (anzi, lo incoraggio!), certi che il dialogo con Arcigay-“Coming Out” possa per noi essere fonte di arricchimento.

A presto, quindi.

Francesco Polidoro

Coordinatore circolo SEL Pavia”

 

Le risposte della candidata sindaca di Scelta Civica, Partito Liberale e Fare per fermare il declinoCristina Niutta:

“Considerate le azioni e l’ultimo progetto “far bene per stare bene” che ho promosso con lo Sportello antidiscriminazioni non dovreste avere dubbi che le vostre domande con me troveranno risposta positiva.”

A breve le risposte degli altri candidati: RIMANETE SINTONIZZATI!

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