Riportiamo la notizia della scomparsa di Angelo Cappelletti, storico proprietario del Caffè Teatro e ci stringiamo al dolore della famiglia cui va l’abbraccio di tutta Arcigay Pavia “Coming-aut”.
L’insegnamento che Angelo ha dato e dà a tutti gli esercenti pavesi è legato nel suo profondo alla scelta, netta e senza pregiudizi, coraggiosa e mai messa in dubbio, per il benessere di una comunità che necessitava e necessita ancora oggi di spazi di socializzazione. Dove un bacio non causa un’aggressione, dove un abbraccio non è deriso.
Per la comunità LGBTI il Caffè Teatro è metafora di una società solo sperata, dove essere gay è insignificante perchè quell’indifferenza è qualificata da pari diritti. Il Caffè Teatro, per le centinaia di persone che lo hanno frequentato, è un habitat mentale di accettazione. Per questo che fin da ora, Arcigay Pavia chiede con forza che ad Angelo siano tributate le benemerenze di San Siro, per l’impegno sociale che ha saputo dare.
“Se guardo indietro – scrive Cristina Barbieri – torno al 1978, a quando noi del Liceo Foscolo si andava nel piccolo bar di via Bordoni il pomeriggio tardi, ma neanche sempre (perché noi studiavamo tanto tanto). E ci si andava anche la mattina a volte, quando non si andava a scuola. Dopo quel piccolo bar Angelo ne ha aperti altri. E poi il Caffè Teatro. Ho rivisto Angelo dopo molto tempo proprio lì tre anni fa in un ventoso martedì di febbraio a una serata di Arcigay, perché mi ci ha portato Gilda. Che lui ospitasse i ‘martedì di Arcigay’ non mi stupiva, era forse l’unica persona che in questa noiosa e chiusa città potesse farlo. E da quella sera sono tornata tante volte al Caffè Teatro, nella gioiosa atmosfera delle serate di Arcigay. E lì, da qualche parte, lo troverò ancora”.
Ciao Angelo, grazie per aver condiviso un importante pezzo di strada insieme a noi. La salma riposa alla sala del commiato in via Ciapessoni. I funerali saranno celebrati domani mattina dai salesiani a Santa Maria delle Grazie alle ore 11.