Arcigay Pavia accoglie con soddifazione la notizia che il Consiglio comunale di Pavia ha approvato (all’unanimità dei presenti) la mozione proposta dal M5S dal titolo “Expo per i diritti” che vincola la concessione dei patrocini ad associazioni che non perseguano la cosiddette teorie riparative e limita i patrocini a quegli eventi che non abbiamo tra i relatori persone che credono che l’omosessualità sia una malattia.
“Un importante atto che testimonia che nel comune di Pavia non c’è spazio per l’omofobia e per chi vede le persone LGBTI (lesbiche, gay, bisessuli, transessuali e intersessuali) come malati da curare solo per il fatto di essere se stessi. Questo eviterà che anche sul territorio di Pavia, in futuro, ci siano situazioni già verificatesi per cui omofobi patentati si possano fregiare del logo del Comune di Pavia” dichiara Niccolò Angelini, presidente di Arcigay Pavia “Coming-aut”.
L’iniziativa nasce da quel famoso 17 gennaio, quando Maroni diede il patrocinio a un evento legato a Obiettivo Chaire, associazione che considera i gay malati e li sottopone a un vero e proprio percorso di cura (pericoloso e inquietante). A quell’evento partecipò, tra l’altro, un prete pedofilo invitato dal Papa a ritirarsi a vita privata.
Arcigay Pavia “Coming-aut” ringrazia il consiglio comunale, Movimento 5stelle, PD e Lista Civica Depaoli per l’impegno a far sentire la città di Pavia dalla parte della comunità LGBTI e gli assessori Canale e Galazzo per le importanti parole pronunciate nei loro interventi.
16 aprile 2015