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Coming-Aut verso il congresso

Davide Podavini, Pavia Pride 2023, 3 giugno

Davide Podavini: “Quattro anni meravigliosi, vissuti fino all’ultimo respiro. L’associazione ha ampliato in modo radicale e determinante il senso del suo esistere”.

Pavia, 10 novembre 2023. Nella riunione del Consiglio direttivo di mercoledì 8 novembre, il presidente di Coming-Aut, Davide Podavini, ha comunicato alle consigliere e ai consiglieri le dimissioni dalla carica di Presidente.

Davide Podavini dichiara: Sono stati quattro anni meravigliosi, vissuti fino all’ultimo respiro, in cui l’associazione ha ampliato in modo radicale e determinante il senso del suo esistere, senza cambiare la sua identità profonda; ora si apre una nuova pagina.

Sono stati quattro anni incredibili, che si sono aperti con la pandemia, e con la fortissima risposta comunitaria alle difficoltà del confinamento, che ha generato una straordinaria fase disolidarietà e di elaborazione. Un’elaborazione che, proprio per le contingenze pandemiche, ha dovuto ridiscutere e ripensare l’idea stessa di spazio, di spazio condiviso e comunitario, e che ha prodotto la consapevolezza collettiva, già radicata nella storia di Coming-Aut e del movimento LGBTI+, della necessità di averlo, uno spazio, reale, concreto, liberato da ogni forma di violenza e di pregiudizio, dove ciascun potesse esprimere liberamente sé.

Oggi quello spazio esiste, si trova in Corso Garibaldi 20N, ed è un’esperienza condivisa di conquista e costruzione di una casa per la comunità LGBTI+, è un mondo intero di storie, di vite e di battaglie, è un luogo reale, bellissimo, attraversato e vissuto ogni giorno da tantissime persone diverse, che insieme costruiscono la cura reciproca, la solidarietà e la lotta per fare del mondo un posto più giusto. Ed è uno spazio di servizi per tutte e tutti, per todes, con tantissimi servizi sportelli (trans, migranti, legale, salute, percorsi didattici nelle scuole, gruppi di auto-mutuo-aiuto, sportello mobile per persone LGBTI+ sex worker, i test hiv etc.) – e che ha erogato percorsi formativi a centinaia di operatori e operatrici e a decine di enti pubblici e privati, strutture sanitarie, università. Così ha preso vita la Rete Interistituzionale per il contrasto alle discriminazioni e alla violenza rivolta alle personeLGBTI+, costituita tra ventotto enti del territorio e coordinata dal Comune di Pavia. In questo percorso, è stata determinante la collaborazione con le istituzioni del territorio, e in particolare conil Comune di Pavia. Ringrazio le assessore Barbara Longo e Mara Torti, la dott.ssa Maria Spitti e tutte le persone dell’Ufficio Pari opportunità.

Proprio l’elaborazione del concetto di spazio, con al centro l’idea di apertura, di condivisione, di attraversamento, ha aperto le porte della nostra casa ad associazioni, persone e realtà che lottano per i diritti umani, il movimento di persone con disabilità, i Centri antiviolenza, le associazioni di persone migranti. Con loroabbiamo intessuto parole ed esperienze, organizzato piazze di protesta per esigere rispetto, per pretendere la garanzia dei diritti umani, costruito percorsi di formazione, immaginato e lottato per il futuro.

E poi sono stati gli anni degli enormi Pavia Pride post pandemia, quello del 2022, “Tornare Fuori”, che ha celebrato il ritorno al contatto umano, alla costruzione collettiva, ai corpi di nuovo e finalmente insieme, e con uno sguardo alle origini – il FUORI – del movimento LGBTI+ in Italia nel cinquantesimo anniversario della manifestazione di San Remo. E il Pride del 2023, “Disarmate”, che ha rivendicato la lotta non violenta, la centralità del conflitto come motore di progresso, ma esercitato con le idee, con le parole, con l’interposizione dei corpi, e l’urgenza di riconoscere e di estirpare dalle prassi sociali, dalle relazioni fra le persone e i popoli, ogni forma di violenza, a partire dalla sua apoteosi e simbolo: le armi. E quanto suonano giuste quelle parole, mentre oggi davanti a noi accade il genocidio della gente di Gaza.

Sento di dover ringraziare le tantissime persone con le quali ho condiviso questo percorso, e in particolare il Direttivo di Coming-Aut, le operatrici e gli operatori del Centro, i responsabili delle attività, le persone volontarie e ogni persona che è passata in Coming-Aut e ha voluto condividere un pezzo della sua storia, del suo tempo, della sua intelligenza e della sua visione del mondo.Ogni cosa che abbiamo costruito insieme nasce da questa disponibilità”.

L’associazione sarà guidata verso il Congresso da Cecilia Bettini, vicepresidente vicaria.

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